Canti dei Lager


DIECI FRATELLI (Zen brüder) (DP- Traduz. e adattamento di L. Settimelli)

Canzone del lager di Sachsenhausen, rifacimento di un vecchio motivo yiddish. Di genere enumerativo, venne riesumata dal coro di Roseberry D'Arguto. Un pretesto per parlare di "gas" e della fine imminente dei detenuti, attraverso l'umorismo. Ovviamente non fu gradito dalle SS, che penetrarono nella baracca malmenando gli esecutori, mandati poi a Treblinka ed eliminati.

Erafamo dieci fratelli tutti musicisti e suonatori di gran qvalità si suonafa sotto ad un lampione oi oi oi oi Jidl con fiolino Moishe con suo bass sotto qvel lampione funzionante a gas Erafamo nofe fratelli anche senza uno sempre orchestra di gran qvalità si suonafa sotto qvell lampione oi oi oi oi Jidl con fiolino Moishe con suo bass sotto qvel lampione che puzzava gas Eravamo otto fratelli sempre grande orchestra ma con un pò meno qvalità si suonafa sotto qvell lampione oi oi oi oi Jidl con fiolino Moishe con suo bass sotto qvel lampione che perdefa gas Erafamo dieci fratelli tutti musicisti e suonatori di gran qvalità son rimasto iio da solo oi oi oi o-i Niente più fiolino e nemmeno bass merda di lampione che perdefa gas Si aprirà la porta grideranno... RAUS! Tutti a fare doccia funzionante a gas Hevenu Shalom Aleichem... (La pace sia con te)