Composta nel settembre del '44 da Aldo Quaranta, comandante
della brigata di Giustizia e Libertà lido Vivanti (già
Terza Banda), ed è basata sulla melo-dia del canto alpino
Sul cappello che noi portiamo. Le località citate nel testo
sono appunto nella Valle Gesso, sita tra Cuneo e il confine francese.
Le montagne, le montagne di Valle Gesso sono state, sono state
la nostra casa quando tutta, tutta l'Italia l'era invasa da tedeschi,
da tedeschi e traditor.
Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso la Terza Banda e il
suo capitan. Evviva evviva la Valle Gesso la Terza Banda e il
suo capitan.
I ragazzi, i ragazzi di Valle Gesso
sno tutti, sono tutti partigiani
hanno appreso, hanno appreso dagli anziani ad odiare, ad odiare
i tugnìn.
Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso ecc:
Le ragazze, le ragazze di Valle Gesso son le nostre, son le nostre
stelle alpine che con cuore, che con cuore di bambine fan l'amore,
fan l'amore coi partigian. Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso ecc.
E le mule, e le mule di Valle Gesso sono i nostri, sono i nostri
"semoventi". Protestare, protestare non le senti
se le imbasta, se le imbasta un partigian. Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso ecc.
I valligiani, i valligiani di Entraque sono forti, sono forti
camminatori, alla sera, alla sera nei loro cori
cantan l'inno, cantan l'inno dei partigian. Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso
ecc.
I pastori, i pastori di Roaschia
sono molto, sono molto italiani
se gli offri, se gli offri due toscani danno aiuto, danno aiuto
ai partigian. Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso
ecc.
A Valdieri, a Valdieri abbiam piazzato il comando,
il comando della Banda della Banda, della Banda "Ildo Vivanti"
il migliore, il migliore dei partigian.
Oilalà!
Evviva evviva la Valle Gesso
ecc.
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