Composta da autore ignoto sull'aria di Sul ponte di Parati,
la canzone è dedicata al leggendario comandante della divisione
Cichero, il sottotenente Aldo Gastaldi (che prese il nome di battaglia
tipicamente genovese di "Bisagno", dal torrente che
attraversa parte del capoluogo ligure), morto in un banale incidente
pochi giorni dopo la liberazione, precisamente il 21 maggio 1945.
Sui monti di Val Trebbia c'è il partigiano
che marcia alla riscossa col suo Bisagno.
Vicini sulla strada ci siamo postati, quei vili
traditori abbiamo decimati
Di qua e di là sui monti combatteremo,
la nostra libertà
riconquisteremo.
Un giorno scenderemo per la vittoria,
col sangue partigiano farem la storia.
Da Varzi son partiti,
non son tornati,
sui monti a Montebruno son restati.
Anche se son periti
ci seguiranno,
per sempre dentro i cuori
ci resteranno. Compagni partigiani
in alto i cuori
che tutti i nostri morti
son vendicati.
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