Quando saremo a Varzi

Che la vita del partigiano sia una vita santa, dove si mangia, si beve e si canta, è evidentemente un'affermazione ironica, che in qualche maniera serviva a dimenticare gli stenti e la paura, ma era anche dettata da una incoercibile voglia di vivere che in quei cuori giovani albergava. Il testo è un adatta-mento di autore ignoto ispirato ad una vecchia canzone di coscritti ed è nato tra i partigiani garibaldini dell'Oltrepò pavese nell'agosto 1944. Con la liberazione di Varzi (19 settembre 1944) I'Oltrepò Pavese divenne una Repubblica partigiana per poco più di due mesi. In seguito la città fu sottoposta ad un pesante attacco delle truppe germaniche e cadde il 27 novembre.

Quando saremo a Varzi, nella caserma alpina, ti scriverò, biondina la vita del partigian.

La vita del partigiano si 1'è una vita santa
s' mangia, s' bev, as canta,
pensieri non ce n'è.

Pensieri ce n'è uno solo, 1'è quel della morosa, che gli altri fanno sposa e mi fo il partigian.




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