Questo testo, dotato di una letteraria spiritosità, è
molto probabilmente dovuto a Beppe Milano, comandante del distaccamento
Tura, morto il 31 dicembre 1944. Era diffuso tra i partigiani
che operavano in Val Pesio (CN) e la musica è ispirata
ad una cantilena popolaresca.
Canto l'armi pietose e il capitano che mi passò
la visita al distretto, voleva far di me un repubblicano per farsi
il cadreghino al gabinetto.
Ohi partigian, non pianger più se qui non
c'è la mamma, tra pochi dì si cala al pian: la mamma
ci sarà.
Ohi partigian, non pianger più se qui non
c'è la mamma,
tra pochi dì si cala al pian: la mamma ci sarà.
E allora noi partimmo per i monti dove incontrammo
un altro capitano, e lui ci chiese se eravamo pronti a viver l'ideale
partigiano.
Ohi partigian, non pianger più ecc.
Nel quarto del cammin di nostra vita ci ritrovammo un dì
sul pian d'la Tura, là basso al pian per noi era finita,
ahi quant'a dir qual era ahi cosa dura.
Ohi partigian, non pianger più ecc.
Chiediamo scusa se con frasi stolte abbiam storpiato pure il padre
Dante, la colpa è del bicchier che, troppe volte, la bocca
ci baciò tutto tremante.
Ohi partigian, non pianger più ecc.
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