Non ti ricordi

Sorto ad opera del comandante Armando Ammazzalorso nel periodo in cui la formazione omonima era posta sul monte Tre Croci (maggio-giugno 1944), presso Teramo. Quando nella seconda quartina si parla dell'impresa del Cippo ci si riferisce al campo armato partigiano di Bosco Martese (o Cippo), dove si consumò una delle prime azioni di guerra partigiana su territorio italiano il 25 settembre 1943.
Non ti ricordi, fanciulla mia cara, quei brutti giorni per l'otto settembre:
noi ci lasciammo con ansia e tormento
per affrettare l'Italia a liberar.
Noi ci lasciammo con ansia e tormento
per affrettare l'Italia a liberar.

Non rimanemmo che pochi compagni quando l'impresa del Cippo svanì, ma eravamo tutti d'accordo, per nostra terra decisi a morir. Ma eravamo tutti d'accordo, per nostra terra decisi a morir.

Un giuramento col sangue facemmo: morire tutti per la nostra terra; per tutti i morti dell'altra guerra il Tedesco bisogna cacciar.
Per tutti i morti dell'altra guerra il Tedesco bisogna cacciar.

Un lungo inverno, disagi, perigli; perdemmo molti dei cari compagni: erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor. Erano giovani sul fiore degli anni che alla morte sorridono ancor.

Ma quel sangue non fu sparso invano; suonò la diana pei nostri fratelli: ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò. Ovunque c'era un buon italiano sui monti accorse e fucile sparò.

Quando passammo decisi all'attacco, con braccio fermo impugnammo le armi, calmi mirando sui petti assassini:
la nostra terra riuscimmo a liberar.

Calmi mirando sui petti assassini: la nostra terra riuscimmo a liberar.




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