"Nino"
è Antonio Parisi (nome di battaglia "Ettore Rossi"),
comandante della 54a brigata Garibaldi che operava in Val Saviore.
Qui il minuscolo paese di Cevo fu teatro di una dura battaglia
nel luglio 1944 tra i partigiani e i nazifascisti, che alla fine
bruciarono e distrussero ogni cosa: 150 case furono abbattute,
altre rovinate e saccheggiate, ottocento paesani su milleduecento
rimasero senza un tetto. In ricordo di tutto ciò Leonida
Bogarelli ha scritto questo testo avvalendosi della collaborazione
di altri compagni di lotta.
Noi siamo i ribelli di Nino condottiero del nostro
cammino per i monti e le valli lottiamo ove oppressi ci tendan
la mano.
Ove fascisti e nazisti insieme sbranano il popolo
come iene noi siamo di Nino i ribelli per la vita dei nostri fratelli.
Dell'Italia noi siam partigiani contro i servi e
i tiranni allemani siam soldati di fede e di cuore come il popol
di Val di Saviore.
La polenta. ed il pane ci danno per la guerra al
comune tiranno scarpe e coperte, nulla ci manca Val di Saviore
non è mai stanca.
Cosa importa se Cevo è bruciato, se i fascisti
ce l'hanno incendiato qui i morti combatton coi vivi rossa è
tutta la valle ed i rivi.
Noi siamo di Nino i ribelli siamo in tanti, siam
tutti fratelli Valle Saviore la forza ci dà di combattere
per la libertà.
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