Composto collettivamente da un gruppo di partigiani a Castagneto
di Ramisèto nella primavera del 1944 sull'aria di una vecchia
marcia fascista cantata durante anche la guerra di Spagna (ma
la cui origine più antica potrebbe essere ottocentesca
e garibaldina), è considerato l'inno quasi ufficiale delle
brigate garibaldine della provincia di Reggio Emilia. Impossibile
non ricorda-re l'interpretazione dell'indimenticabile Giovanna
Daffini contenuta nell'album La Resistenza nell'Emilia Romagna
citato in discografia.
Libertà... sì. Libertà... sì.
Noi siamo i partigiani fate largo che passa la brigata Garibaldi
la più bella, la più forte, la più ardita
che ci sia,
quando avanza, quando avanza,
il nemico fugge allor
tutto rompe, tutto infrange
con la forza e con l'ardor.
Abbiam la giovinezza in coi., simbolo di vittoria
marciano sempre forte e non temiam la morte, la stella rossa in
fronte la civiltà portiamo
ai popoli oppressi
la libertà noi porterem.
Fate largo, che passa la brigata Garibaldi
la più bella, la più forte la più ardita
che ci sia
quando passa, quando avanza
il nemico fugge allor siamo fieri, siamo forti per cacciare l'invasor.
Col mitra e col fucile siam pronti per scattare
ai traditor fascisti
ce la farem pagare
con la mitraglia fissa
e con le bombe a mano le barbarie commesse sul nostro popolo fede].
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