La
canzone, anch'essa di autore ignoto, fu cantata fra il monte Zebio
e l'Ortigara probabilmente a partire dalla primavera 1944 e si
ispira agli Stornelli d'esilio di Pietro Gori. Essa è citata
da Luigi Meneghello nel suo libro autobiografico l piccoli maestrP4:
"Col primo buio i partigiani erano entrati nella grotta,
e ci andammo anche noi. C'era un bel fuoco di legno in mezzo,
e i partigiani cantavano. Le facce arrossate dai riflessi mi parevano
contente e esaltate. Cantavano: Sono passati gli anni / sono passati
i mesi / non passeranno i giorni / e sbarcherà i inglesi.
Vedevo le espressioni persuase, e mi rallegravo con loro; ci sentivamo
forti, e ben provvisti di alleati. Ora attaccavano il ritornello:
La nostra patria è il mondo intèr /la nostra fede
la libertà / solo pensiero - salvar l'umanità!..."
Sono passati gli anni, sono passati i mesi,
non passeranno i giorni e sbarcherà i inglesi.
La nostra patria è il mondo intèr, la nostra fede
la libertà, solo pensiero - salvar l'umanità.
E voi fanciulle belle che coi fascisti andate le vostre chiome
belle presto saran` tagliate.
La nostra patria è il mondo intèr, ecc.
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