Nato
nella primavera 1944, il canto, secondo Lamberto Mercuri e Carlo
Tuzzi, sarebbe da attribuire al partigiano Principe, ma secondo
altri l'autore è ignoto. Esso ebbe vasta diffusione nel
Modenese e nel Reggiano. La melodia si ispira a quella di una
vecchia aria popolaresca emiliana Bel soldatin che passi
per la via.
Lasciando la sua casa e la sua mamma raggiunge la
capanna il partigian ricorda Garibaldi e le sue gesta
il salvatore dell'Italia un dì.
Accetta con piacer il suo dover
fulgido e fiero
questo è il guerriero dell'umanità.
Bel partigian
che sfidi la morte
bel partigian
non temi più la sorte
sei tu l'eroe
della mia patria bella
del suo valor ritorna vincitor.
Marciando su per l'aspre mulattiere in cerca dei
fascisti allegro va
nell'ora che l'Italia si ridesta
combatti perché sai che vincerà.
Abbasso i traditor gli affamator
nella riscossa
bandiera rossa
la trionferà.
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