Inno dei lavoratori del mare

Testo inserito da Pardo

 Autore:  Pietro Gori      Anni: 1890

 1 - Lavoratori del mar s'intoni
l'inno che il mare per noi cantò
da che fatiche, stenti e cicloni
la nostra errante vita affrontò
         quando con baci d'oro ai velieri
l'ultimo raggio di sol svanì
e dentro ai gorghi dei flutti neri
qualcun dei nostri cadde e sparì
(rit.) Deh canta o mare l'opra e gli eroi               tempeste e calme,
gioie e dolori
        o mare canta, canta con noi
        l'inno di sdegno, l'inno d'amor

2 - Canto d'aurore di rabbie atroci
sogni e singhiozzi del marinar
raccogli e irradia tutte le voci
che il vento porta da mare a mar
         E soffia dentro le vele forti
         che al sol disciolse la nostra fé
        e chiama chiama da tutti i porti         tutta la gente che al
marsi dié
(rit.) Deh canta o mare l'opra e gli eroi               tempeste e calme,
gioie e dolori
        o mare canta, canta con noi
        l'inno di sdegno, l'inno d'amor
3 - Noi sugli abissi tra le nazioni
di fratellanza ponti gettiam
coi nostri corpi su dai pennoni
dell'uomo i nuovi dritti dettiam
         ciò che da mille muscoli spreme
con torchi immani la civiltà
portiam pel mondo gettando un seme
che un dì per tutti germoglierà
(rit.) Deh canta o mare l'opra e gli eroi               tempeste e calme,
gioie e dolori
        o mare canta, canta con noi
        l'inno di sdegno, l'inno d'amor
4 - Solo una voce da sponda a sponda
sollevi al patto di redenzion
quanti sudando solcano l'onda
per questa al pane sacra tenzon
         mentre marosi gonfi di frode
e irose attardano forze il cammin
noi da la nave scorgiam le prode
dove le genti van col destin
         (rit.) Deh canta o mare l'opra e gli eroi               tempeste e
calme, gioie e dolori
                o mare canta, canta con noi
               l'inno di sdegno, l'inno d'amor

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