L'ultimo comizio

Quando ho mai accettato di fare 'sto comizio

su questo trespolone tra quattro altoparlanti

la gente ch'è rimasta alcuni li conosco

son tutti a capannelli non mi sembrano tanti

Certo sono deluso mi aspettavo più masse

il fuoco degli applausi acceso dal mio dire

invece francamente la gente se ne frega

passeggia in lungo in largo e sembra non sentire

 

Il tempo dei comizi è quello in cui la gente

fissa la trattoria dove andare a mangiare

è il tempo della conta: in quanti eravamo?

forse cinquantamila e forse anche di più

 

E fesso chi m'ha detto di scrivere il discorso

e di dirlo con tono un poco esagitato

e stupido che sono a finire in crescendo

aspettando un applauso che non è arrivato

sulle prime ho pensato di aver scordato un popolo

quando delle rivolte ho fatto la mia lista

ma non è possibile, ci ho messo pure gli indios

e una tribù maora internazionalista

 

Il tempo dei comizi è quello in cui i compagni

piegano gli striscioni e se ne vanno via

è il tempo di rimettersi a posto la camicia

cercare un vecchio amico e prendersi un caffè

 

E allora mi son detto: «compagni la piantiamo

con questa commediola del comizio finale

cerchiamo un nuovo modo una cosa diversa

sennò piantiamo tutto ed andiamo a mangiare! »

quando mi sono accorto d'aver parlato forte

col microfono aperto e la gente ascoltava

sono rimasto muto con la faccia da pirla

ma la gente applaudiva quel comizio le andava

 

perché il tempo dei comizi è finito da quando

la gente non applaude più a comando... '

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