Autore:
P. Masi, R. Bozzi
Anno 1967
Sette
anni fa, luglio infuocato:
Tambroni, l’uomo di quel momento, grazie ai fascisti stava al governo
e meditava un colpo di stato.
Luglio
‘60, solo ricordi
per chi ha scordato Bandiera rossa, lo vive ancora fin dentro l’ossa
chi scende in piazza di questi giorni.
Poliziotti.
manganelli. c’è la carica, gli idranti, camionette, caroselli:
qui
ci sfascian tutti quanti. M’hanno preso, è andata male. sono il
solito coglione. avrò il resto alla Centrale. il processo, la
prigione...
Boom
economico: il padronato con ogni mezzo corre al guadagno, per tutto
questo ha urgente bisogno che l’operaio sia imbavagliato.
I
socialisti vanno al governo, lavano i panni dei pescicani: la
congiuntura sarà un inferno per chi lavora, non per quei ladri.
C’è
lo sciopero ai cancelli, sempre lì la polizia: camionette, caroselli,
dio, che botte! andiamo via. M’hanno preso, è andata male...
Anche
stavolta ne siamo usciti con il sistema che ha preso hato: i socialisti,
già inseriti. indeholiscono il sindacato.
Luglio
‘60, boom da operetta, la congiuntura, centro-sinistra: resta il
coltello, c’è un’altra forchetta; per noi c’è sempre la stessa
minestra.
Poliziotti,
manganelli...
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