Autore:
Sconosciuto
Anno 1918
Regazzine
vi prego ascoltate
la mia storia con giusta ragìon,
io la voglio davver raccontare,
che mi trovo nei grandi dolor.
Da queI dì dalla morte crudele
fianco mio l'amor mi rapì,
a pensar ch'ero tanto fedele,
trovo pace né notte e né di.
Mi voleva per Pasqua sposarmi
ma il destino non volle così:
non avendo compiuto i vent 'anni
che sul Piave innocente morì.
Mi ricordo dei cari suoi baci
che mi dava stringendo al mio sen;
mi diceva: sei bella, mi piaci,
sulla terra sei nata per me.
Regazzine che fate l'amore,
capirete quant'è il mio soffrir:
non c'è al mondo più grande dolore
di vedere l'amante a morir.
Son rimasta nel mondo smarrita,
senza aver la mia gioia al sen;
prego Dio che mi tolga la vita
per andare a viver con sé.
Così disse con voce tremante,
per tre volte così replicò;
chiuse gli occhi dolenti all'istante
poi in cielo con lui se ne andò.
Chiuse gli occhi dolenti all'istante
poi in cielo con lui se ne andò.
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