L’eccidio di Ancona

Autore: Sconosciuto                                    Anno  1914

 Il fatale sette giugno proprio il dì dello Statuto, degli onesti avean voluto seriamente protestar 

contro i capi e le feroci compagnie di disciplina; ma il prefetto alla mattina Malatesta fé arrestà. 

Il comizio fu inibito ed allora a Villa Rossa quella gente alquanto scossa dal rifiuto, si adunò, 

Tutti quanti gli oratori, già d’accordo nel parlare. stabiliron di iniziare una seria agitazion. 

Nell’uscire i comizianti dal local tranquilli e buoni, fur purtroppo testimoni di una scena di terror.

 Spinti, oppressi e circondati, assaliti qual canaglia, dello stato la sbirraglia contro il popolo sparò.

 Fu per l’orrida tragedia, che nel mondo non v’è uguali, tre compagni ‘a noi più cani morti caddero nel suol. 

Maledetta la sbirraglia che ci ha immersi nel dolore! Lì per li, colpita al cuore, tutta Italia protestò.

 Ma non basta la protesta, non è nulla il nostro pianto, per coloro che soffron tanto, che hanno perso i lor figliol.

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