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Canzone popolare Anno 1898
Alle grida
strazianti e dolenti/ di una folla che pan domandava,/ il feroce
monarchico Bava/ gli affamati col piombo sfamò.
Furon mille i caduti innocenti/ sooto il fuoco degli armati caini/ e al
furor dei soldati dei soldati assasini:/ "Morte ai vili", la
plebe gridò.
Deh, non rider, sabuda marmaglia:/ se il fucile ha domato i ribelli,/ se
i fratelli hanno i fratelli,/ sul tuo capo quel cadrà.
La panciuta caterva dei ladri, dopo avervi ogni bene usurpato,/ la lor
sete ha di sangue saziato/ in quel giorno nefasto e feral.
Su, pingete mestissime madri, quando scura discende la sera,/ per i
figli gettati in galera,/ per gli uccisi dal piombo fatal.
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