Autore:
Canzoniere del proletariato
Anno 1973
Fiore
rosse e fucile: viva la
libertà! Era i! 25 aprile: si rifà la società! I padroni sono morti,
i fascisti impiccati, la giustizia degli insorti, libertà peri gli
sfruttati. Proletari al potere, non cè più la schiavitù, dalle
fabbriche al quartier non si servirà mai più….
Ho
sognato per vent’anni e più quel 25 aprile ricordo della mia
gioventù vissuta col fucile, finché dal popolo in servitù si leva un
canto e va e riporta di quegli anni ancor la rossa libertà.
Ma
ci dissero al Partito: “ Sotto con la produzione,
il conflitto è ormai
finito, non si fa rivoluzione ”. Cerimonie e deputati; a che serve
aver lottato? il fascismo può parlare, “ democratico “ è lo stato.
Son passati tanti anni: sfruttamento ed elezioni, due promesse, cento
inganni, mentre vincono i padroni.
Ho
sognato.. -
Ho
sentito alzarsi un grido: “ Si ritorna ad esser classe nelle piazze a
centomila si ritrovano le masse.
Sono
giovani compagni, per spazzare via i fascisti, ci riportano ai
vent’anni, siamo tutti comunisti. Sole rosso di mattina, pei padron
non c’è domani: si farà LOTTA CONTINUA, siamo tutti partigiani.
Ho
sognato...
|