Autore: D. De Palma
Anno: 1971
Alla
Camera è passata la riforma della casa! Finalmente
colla lotta s’è ottenuto un po’ qualcosa; e
deve essere una legge veramente buona,
sì: figuriamoci
che al voto s’è astenuto anche il PCI, figuriamoci che al voto s’è
astenuto anche il PCI!
Martedì
primo giugno centoventi proletari hanno preso possesso di due case
popolari; popolari mica tanto, quasi lusso invece, si anche se le han
costruite quelli dell’IACP. Ecco dunque dove vanno i soldi dei
lavoratori, o
le
case non le fanno o le fanno pei signori.
Ma
alla Camera è passata...
Giovedì
tre di giugno: le famiglie al Comune protestando hanno ottenuto qualche
assicurazione. Gli hanno detto che al più presto si sarebbero riuniti
per trovar la soluzione al problema dei baraccati.
Soluzione
che è arrivata la
domenica
mattina: tutti fuori sotto l’acqua, ché la
polizia
è vicina. Soluzione che è arrivata la domenica sul presto: per le
donne e i bimbi il latte e per gli uomini l’arresto.
E
intanto che infuriava l’acquazzone sotto quell’acqua stavan le
persone; anche un bambino ch’è malato al cuore. costretto dai pulé,
ci deve stare.
E
l’acqua cade per più di mezzora e restan quelle donne fuori ancora. e
i loro figli imparan molto presto che sporco mondo sia per loro questo;
e finalmente li fanno salire su un autobus e via li fanno andare, ma
quel bambino ch’è malato al cuore troppo ha sofferto e nella notte
muore.
Ma
non basta un bimbo morto alla furia criminale scatenata da coloro che
non sanno che sfruttare Gli sfrattati la dovranno ricordare quella
notte, una notte di dolore, una
notte
d’aspre lotte. Verso sera sono andati tutti all’università,
li
hanno accolti gli studenti, li han sistemati là. Ma il questore si
presenta quasi verso mezzanotte; «
O
si sgomhran le famiglie o si prendon tante botte Ma la gente si riunisce
e decide di lottare, di resistere là dentro per non farsi sgomberare.
Il
questore si scatena, coi suoi mille poliziotti, ed appesta tutta
l’aria con decine di candelotti. Un compagno ch’era dentro vien
colpito, proprio mentre disperato resisteva, da una bomba al basso
ventre. Quattro ore di battaglia, e i feriti e gli arrestati son di più
ogni minuto;
ma
i locali son
sgombrati.
Lunedì
sette giugno chi compra L
Unità legge:
«
Violenti
scontri all’Università! Cariche e candelotti contro Lotta
continua;
ancora
avventurismo fra le masse si insinua. Pochi provocatori, che forse son
pagati, han strumentalizzato il dramma dei baraccati ».
Quella
notte i compagni hanno visto molto
chiari quali
sono gli alleati, quali sono i traditori; han capito) che chi lotta per
la vera rivoluzione trova il revisionismo alleato col padrone, trova il
revisionismo alleato col padrone. Tutti quanti la dovremo ricordare
quella notte, una
notte di dolore, una notte
d’aspre lotte. una
notte di battaglia con la legge del padrone. una notte sulla strada che
va alla rivoluzione, una notte
sulla strada che va
alla rivoluzione!
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