Autore: M. Ligini
Anno: 1969
Per
ogni cento Vietcong massacrati viene in Italia un marine in licenza; che
c’è di meglio per dei soldati che ritrovare una calda accoglienza?
Come paese di villeggiatura la nostra Italia non ha difetti: puoi
circolare senza tanta paura alla ricerca di donne e spaghetti.
Siam
solidali coi guerriglieri, con i baristi, coi camerieri; abbasso gli
enti massacratori ma viva i piccoli albergatori; si può salvar
l’internazionalismo senza per questo scordare il turismo.
Se
scendi in piazza per protestare è comprensibile l’antipatia che sul
momento tu puoi provare per l’intervento della polizia. Fatti coraggio
e tieni presente che quando senti tre squilli di tromba puoi sempre
scegliere democraticamente o l’ospedale, o una cella, o una tomba.
Calma,
compagni, non fate i minchioni, non accettate provocazioni, tanto domani
l’editoriale condannerà i intervento brutale e spianeremo col
vittimismo la via italiana al socialismo.
Escono
allegri di casa i padroni in giacca lunga e cravatta nera, essi non
hanno preoccupazioni, per loro è sempre sabato sera. E se per caso
dovessi incontrare davanti a un night qualcuno di loro, fatti da parte e
fallo passare, tanto per oggi hai lasciato il lavoro
La
lotta di classe va combattuta a tempo debito e in sede dovuta: con la
mozione l’emendamento, sconfiggeremo lo sfruttamento e la battaglia
parlamentare il rosso sole farà spuntare.
Chi
avrà pazienza aspetti e vedrà bandiera rossa trionferà; trionferà;
trionferà,
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