Autore: Canzoniere del Proletariato
Anno: 1970
Il
12 dicembre un anno era passato dal
giorno delle bombe della strage di stato e in uno scontro in piazza, con
una bomba al cuore
ammazzan Saltarelli gli sbirri del questore.
Se
cambiano i governi, i mezzi,
sono uguali:
padroni e riformisti ammazzan proletari. Restivo e Berlinguer, con le
stesse parole dicono: «
Sì,
è morto, gli si è fermato il cuore
».
Ma
la gente dei quartieri dice: «Ieri Pinelli
ce
l’hanno assassinato, ed oggi Saltarelli ».
Compagno
Saltarelli, noi ti
vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo. Studenti del Feltrinelli,
nella nebbia del mattino, vanno
tutti alla
O.M. dal compagno Martino; e
lì Martino piange, non crede nel vedere quando entrano in fabbrica
con le
rosse bandiere.
E
poi con gli operai sono tornati in piazza: «
Basta
con i padroni, con questa brutta razza! ».
Operai
della Pirelli, una gran folla enorme hanno bruciato in piazza cartelli
delle riforme.
Poi
tutti quanti insieme, tremilacinquecento, sono entrati alla Siemens con
le bandiere al vento. E per tornare al centro non han fatto il
biglietto: «
Noi
viaggiamo gratis,
paga
Colombo »,
han
detto.
Compagno
Saltarelli, noi ti
vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Restivo
e Berlinguer si sono accalorati nel dir che gli estremisti vanno
perseguitati; Restivo e Berlinguer vanno proprio d’accordo, le loro
istituzioni valgono bene un morto! Sei morto sulla strada che porta al
Comunismo. ucciso dai padroni e dal revisionismo.
Compagno
Saltarelli, noi ti
vendicheremo,
burocrati e padroni tutti li impiccheremo.
Le
bombe e le riforme son armi del padrone, la nostra sola arma è la
rivoluzione; ed oggi nelle piazze, senz’esser stabilito, abbiamo visto
nascere nei fatti un gran partito; contro tutti i padroni, contro il
revisionismo, uniti nella lotta per il Comunismo!
Compagno
Saltarelli, noi ti
vendicheremo,
burocrati
e padroni tutti li impiccheremo. Compagno
Saltarelli...
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